Sfatiamo i falsi miti su questo alimento, salutare e amico del nostro corpo
Mangiare bene rende felici. E già questo sarebbe un valido motivo per inserire il pane nella propria alimentazione. Questo alimento, spesso considerato nemico della dieta e troppo calorico, se assunto in dosi corrette è anzi in grado di apportare benefici al nostro organismo. Secondo le linee guida per un’alimentazione sana ed equilibrata, il 55% delle calorie assunte giornalmente dovrebbe essere costituito da carboidrati. E i tre quarti di questi dovrebbero essere di tipo complesso, proprio come quelli del pane.
Il pane è una fonte di carboidrati complessi, viene assorbito lentamente senza produrre scorie metaboliche. Offre un senso di sazietà prolungato e assicura alle cellule un rifornimento di energia duratura nel tempo.
I carboidrati vengono trasformati, una volta ingeriti, in glucosio, utilizzato dal nostro organismo per far lavorare bene cervello e muscoli. L’alto potere saziante rende il pane utile, nelle giuste quantità, nelle diete dimagranti e ipocaloriche.
Il pane privo di grassi di origine animale non contiene colesterolo: questa caratteristica lo rende un alimento adatto praticamente a tutti.
Anche per queste ragioni abbiamo deciso di rendere il pane il protagonista indiscusso della nostra cucina, sempre accompagnato da ripieni gustosi e da una buona compagnia a tavola.
Oggi il pane è uno degli alimenti più diffusi e consumati in Italia e nel mondo: è un prodotto indubbiamente sano, ma è importante imparare a riconoscere quello artigianale e di qualità, particolarmente ricco di proprietà nutrizionali e di gusto.
Il pane impiegato nelle nostre bōl è privo di additivi o conservanti, viene sfornato quotidianamente.
Inoltre è marchiato con il logo BŌL.house: il timbro, fino a una cinquantina di anni fa, indicava la proprietà famigliare della pagnotta ma anche il fortissimo valore simbolico “impresso” sull’alimento principale per la popolazione.
Curiosità: il timbro impresso sul pane poteva addirittura rappresentare una promessa di matrimonio. Il pretendente offriva il pegno d’amore stampato sul pane alla donna amata: se lei lo conservava era un sì e accettava la richiesta di matrimonio. Questo sì che è adorabōl!